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CAMBIARE OCCHI TOCCARE IL CUORE. AFORISMI TERAPEUTICI
di NARDONE GIORGIO
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- Titolo: CAMBIARE OCCHI TOCCARE IL CUORE. AFORISMI TERAPEUTICI
- Autore: NARDONE GIORGIO
- Editore: PONTE ALLE GRAZIE
- Collana: SAGGI
- Anno: 2007
- ISBN: 9788879288668
- Pagine: 157
- Volumi: 1
Classificazione DEWEY
- 150 FILOSOFIA E DISCIPLINE CONNESSE
Classificazione CEE
- VSP PSICOLOGIA: OPERE DIVULGATIVE
A volte le parole paiono vuote, inutili, eccessive. Ma se sono poche ed efficaci, come nel caso dell'aforisma, possono diventare potenti e magiche. Non a caso tutta la tradizione orientale e occidentale di saggezza ha utilizzato l'aforisma per esprimere se stessa, per diffondersi, per creare consenso, per educare. Anche i nostri tempi, straripanti di informazioni, hanno bisogno di questo sapere conciso, dalla forma essenziale, lapidaria. Giorgio Nardone, psicologo e terapeuta, ha studiato a lungo l'effetto magico che una massima breve e folgorante può avere all'interno del colloquio terapeutico: tra le argomentazioni logiche e la comunicazione non verbale, una sentenza ben calibrata può portare a un'illuminazione improvvisa, una visione fino a quel momento nascosta agli occhi dell'interlocutore, proprio perché fa leva sia sull'intelligenza che sulle emozioni. Così l'aforisma, dopo esser stato per molto tempo un accessorio da salotto, ritorna in sede terapeutica al suo antico rango, quello sapienziale, curativo, magico.
ISBN: 8879288660 - L'aforisma può essere ritenuto una vera e propria tecnica strategica (...) Come nelle più raffinate forme di arti marziali, il maestro non utilizza tanti colpi, ma uno solo preciso che faccia leva su uno specifico punto di pressione il quale, una volta toccato in maniear adeguata, faccia crollare l'avversario. In altri termini, con il minimo sforzo si ottiene il massimo risultato e, come ci suggerirebbe Guglielmo da Ocean, "tutto ciò che può essere fatto con poco, invano viene fatto con molto". Giorgio Nardone ha studiato a lungo l'effetto magico che una massima breve e forlgorante può avere all'interno del colloquio terapeutico: tra le argomentazioni logiche e la comunicazione non verbale, una sentenza ben calibrata può portare a una illuminazione improvvisa, una visione fino a quel momento nascosta agli occhi dell'interlocutore. Così l'aforisma, dopo essere stato per molto tempo un accessorio da salotto, ritorna in sede terapeutica al suo antico rango, quello sapienzale, curativo, magico.